DESCRIZIONE SENTIERO
Sentiero turistico che parte dal Gironzello e arriva alla località Priare passando per Pragolin, comune di Romano D’Ezzelino. Questo percorso si presenta con una pavimentazione solo iniziale larga come una mulattiera, ma nei tratti successivi il sentiero si restringe ma è comunque facilmente percorribile. Distanza totale di 2500 metri, dislivello di 500 metri e con un tempo di percorrenza di 90 minuti.
DESCRIZIONE STORICA
Durante il percorso si passa sotto la Croce di confine tra Pove e Romano. Nel 1424 i Podestà di Bassano fanno conficcare nel terreno otto grosse pietre confinarie, alte un uomo, per dividere i territori tra Romano e Pove. Pove ci rimetteva centinaia di campi nella zona di Pregalera, ma i povesi non ci stettero e fecero sparire le otto grosse pietre confinarie anche se questo non servì perché poi questa divisione rimase definitiva. Alcuni anni dopo troviamo una testimonianza, sempre per le lotte dei confini, in una sentenza del doge del 9 marzo 1570 dove saranno definiti i confini di Pove con i paesi confinanti: “ ..dichiariamo, sententiamo, et terminando pronuntiemo ch’il termine con crocefisso..de Rivazo a piè del monte Pianese stia et sia termine dividente il commun de Roman da quelli di Pove..” . Questa sentenza determina un crocifisso che si trovava fino a non molto tempo fa a Rivagge sulla strada che va verso Romano, rimangono a testimonianza dei confini anche alcune rocce poste sul costone della montagna. Un’altra sentenza, sempre dettata da lotte di confini, del 6 settembre 1677, decretata dal doge, dichiara che: “Quelli di Pove doveranno valersi della strada del Gironzello che ha il piede nella detta villa di Pove per passar al Campo e di là per la strada o valle del Campo passar alla propria montagna di Asolon, restando proibito a questi il valersi di altre strade…e ciò per levar quelli inconvenienti che potessero essere causati da tal transito.” Così, per il lungo pellegrinare in questo percorso, con slitte cariche di marmi, di legne e di provviste si possono ancora vedere i solchi lasciati dalle slitte nella pavimentazione di sassi che a tratti ricopre ancora il sentiero per raggiungere anche i siti di montani nel territorio comunale a quota 1400(s.l.m.).