È situata sulla riva sinistra del Brenta, poco a sud della contrada “Boschi”, in corrispondenza di un guado. Era una delle numerose chiese campestri che i Benedettini erano soliti costruire lungo le principali arterie: infatti si trovava vicino all’intersezione tra la Strada Imperiale o Regia che portava in Germania e la Pedemontana che serviva i territori dal Piave al Brenta. Esisteva già nel X secolo: Berengario I° nel 915 la donava al Vescovo di Belluno come dipendenza della Pieve di Mussolente. Allora si chiamava San. Bartolomeo della Nave. Nel 1800, dato il suo stato di degrado, viene dichiarata inagibile. Solo nel 1929 la famiglia Rubbi di Bassano la acquista e la restaura restituendola al culto nel 1937. La piena del Brenta del 1966 spazzerà via il protiro, mentre i preziosi affreschi furono portati in salvo al Museo di Bassano. È l’unica chiesa del territorio che conserva l’architettura antica.
La chiesa, di pianta rettangolare, misura mt. 9.50×5.20, ha 2 finestrelle strombate, la copertura è a capriate.